Archivi della categoria: io
Innocenti
Innocenti Ho visto quegli occhi. Mi fissavano, umani. Piano piano indietreggiavano. Erano quasi vinti. Poi uno scatto, un fulmine di sangue e vita. Riaperti di colpo, rinvenuti. Rinati. Mi hanno fissato, ridevano. Sorridevano. Erano liberi ormai, nessuno poteva fermarli. Hanno lottato, conquistato e difeso, la loro esistenza. Ora sono gli occhi di molti, fermi lìContinuaContinua a leggere “Innocenti”
LEI
LEI E’ giunta trafelata, in ritardo, non è un problema. Ascolto il suono dei suoi sandali sull’asfalto. Si avvicina, sento il suo profumo tenue e delicato. Lo sa che è bella? I capelli le ballano ritmi variegati mentre accelera il passo. E’ tardi, ma non importa, il tempo in fondo è solo una finzione. PoetandoContinuaContinua a leggere “LEI”
Petali
PETALI AIUTAMI, SOCCORRIMI O FIORE. GUARDO I TUOI PETALI CADERE LENTI, SOAVI, RASSEGNATI. LI RACCOLGO DAL GIARDINO VERDE IN CUI VIVI. LI HAI PERSI PER ME, SONO PEZZI DI TE, CHE NUTRONO SPERANZA. di Marco Squarcia
BULGAKOV, UN MIO ARTICOLO PER DAS ANDERE
SPAZIO LETTERATURA – di Marco Squarcia L’importanza di leggere Bulgakov. Non si può non amare la letteratura russa, o di tutta l’area caucasica. Ci ha regalato autori di primissimo livello, veri geni e Michail Afanas’evič Bulgakov era fra questi. Il suo più acclamato e famoso lavoro, “il Maestro e Margherita”, si annovera tra i pilastriContinuaContinua a leggere “BULGAKOV, UN MIO ARTICOLO PER DAS ANDERE”
uBRIACO STO
Titolo ; Ubriaco sto Penzolare, vagare, sbilanciarsi, quasi cadere. Sotto di me sento un vuoto, dentro di me c’è. Ho bevuto assai, non me ne pento. Affogo la rabbia, affogo le sensazioni, affogo tutto. Vorrei affogare me. Malinconico, sto. Ubriaco si, di vita, di vivere, di essere. Ubriaco sto. M.S
Il padrone di casa
Il padrone di casa Eccolo lì. Esce dalla porta principale, laddove c’è attaccato alla porta, un cartello con su scritto: affittasi stanza, prezzi modici. Si mette seduto col suo bastone zincato sotto le mani e attende paziente. Passa un ragazzo, chiede e se ne va. Passa una signora, chiede e se ne va. Arriva unaContinuaContinua a leggere “Il padrone di casa”
Il colore dei suoi occhi
Il colore dei suoi occhi Ne fui sedotto. Arrivò in punta di piedi, bagnati dall’acqua del lago in quella domenica autunnale. Il sole splendeva e la sua luce, si rifletteva come magia, sul pelo del lago. Le porsi l’asciugamano, lei si asciugò e con i raggi che le battevano sul viso, mi guardò e miContinuaContinua a leggere “Il colore dei suoi occhi”
Fuggire
Fuggire Scappai da quell’ignota sicurezza, passai davanti a quel momento, cosi come passa il vento. Mi misi a correre e poi mi fermai, di botto,senza avvisare; senza avvisarmi. Ero arrivato là dove volevo arrivare. Lei mi attendeva, vestito bianco perla, occhi castagna, capelli raccolti, leggermente bagnati dalla brezza del mare. Ci guardammo e poiContinuaContinua a leggere “Fuggire”
Opprimente Realtà
Opprimente realtà Ero seduto a quella sedia scolorita. Passavano invano le ore, mentre il sole calava dal suo nido e si nascondeva laggiù, fin dove nessuno poteva vederlo. Chiedeva ospitalità a quel blu infinito e di lì, fuggiva. E io attendevo. Granelli di sabbia fluttuavano dinanzi ai miei occhi, mentre il mare agitato, vociferava suoniContinuaContinua a leggere “Opprimente Realtà”
