LEI
E’ giunta trafelata, in ritardo, non è un problema.
Ascolto il suono dei suoi sandali sull’asfalto.
Si avvicina, sento il suo profumo tenue e delicato.
Lo sa che è bella?
I capelli le ballano ritmi variegati mentre accelera il passo.
E’ tardi, ma non importa, il tempo in fondo è solo una finzione.
Poetando con me stesso, tesso reti di straordinaria fantasia, mentre
il pittore da’ colore e il mare dona perle.
Un abbraccio e ci avviamo.
La guardo negli occhi profondi, vedo stanchezza ma fiera.
Lo sguardo s’incrocia, siamo sereni.
Eccolo poi, quel sorriso.
E’ lei.
Di Marco Squarcia