Opprimente realtà
Ero seduto a quella sedia scolorita.
Passavano invano le ore, mentre il sole
calava dal suo nido e si nascondeva laggiù,
fin dove nessuno poteva vederlo.
Chiedeva ospitalità a quel blu infinito e di lì,
fuggiva.
E io attendevo.
Granelli di sabbia fluttuavano dinanzi ai miei occhi,
mentre il mare agitato, vociferava suoni ed emetteva
sentenze. Rimasi lì per ore, forse giorni.
In attesa di un qualcosa, che le digrignanti
aspettative, già avevano interrotto.
***
M.S