Sento la mia voce, ĆØ lontana e solitaria. Se alzo lo sguardo vedo nero, penso sia buio, ma ĆØ pieno giorno. Allora ĆØ il mio cuore che trasuda respiri soavi, incestuati dāemozioni invadenti. Sono in bilico e rischio il vuoto, lo ascolto, lui mi sente, mi chiama. Lāartista dellāequilibrio viene da me, ora sono lui.ContinuaContinua a leggere “Filo sottile”
