Guardami o specchio,
mi riconosci?
Sono paralizzata dal dolore,
mi muovo a fatica,
non cerco Dio,
ho perso la speranza.
Continua la mia vita,
tormentata,
per i miei figli.
Non li farò toccare dal mio uomo,
ciò che è diventato il mio uomo.
La mia pelle piange,
mi supplica di smetterla,
denuncia.
Non posso, ho paura.
Gli zigomi gonfi, rotti.
Le mie labbra spezzate,
i miei capelli tirati,
i miei lividi riflessi.
Lo faccio per loro,
piccole creature indifese.
Fino al mio ultimo filo di voce,
lo faccio per loro.
di M.s