Quel tavolo di ciliegio

Ultima parte.

Non potevamo credere che fosse stata realizzata una cosa del genere da una signora! Mentre eravamo ancora preda dell’eccitazione, mi accorsi di un particolare che c’era sfuggito. Intorno a quel tavolo rotondo, vi erano delle scritte.
“Fermi ragazzi, guardate….il tavolo parla anche.” Cominciai a leggere quelle parole marchiate:
A Ezio, Antonio e Giovanni, tre ragazzi he hanno riacceso in me l’ultimo sorriso della mia infinita vita. Lascio a loro il ricordo della mia fantasia, intrinseca in questo tavolo di ciliegio. L’ultima Fata dei Sibillini: Sibilla.
Ci guardammo dritti negli occhi, senza sapere se ridere o piangere per quegli ultimi eventi, che ci avevano investito. Dovevamo crederci perché tutto intorno era sparito, la signora non c’era, il fuoco sparito, le finestre chiuse, la casa sembrava disabitata, tranne che per quel cervo. Ci girammo di scatto, ma anche lui era sparito, mentre la finestra della camera si spalancò di getto, con il vento che entrò a sussurrare un timido ed eterno “Grazie”.
Quando ebbe finito, riaprì gli occhi che aveva inconsapevolmente chiuso, come faceva sempre. Il sigaro giaceva spento a terra sopra al muretto della chiesa e con sua grande sorpresa stavolta, non era solo.
Una folla di bambini, ragazzi e adulti, gli si era fatta vicino e con trepidante attesa e curiosità, aveva ascoltato quei suoni provenire da un vecchio decrepito, che ne sapeva una più del diavolo.
Si girò a guardare tutta quella gente e mentre un applauso spontaneo si creò da sé, l’arcobaleno fece capolino sulla piazza ormai gremita. Commosso per quella visione disse: sappiate che mai più da quel giorno, noi tre giovani ebanisti, abbiamo più fabbricato un tavolo, era il giusto tributo alla nostra amica Sibilla.
Il segno di un passato che non poteva finire mai, finche c’era un respiro felice, pronto a raccontarlo.download (2)

Pubblicato da marcosquarciascrittore

Nato nel Parco dei Monti Sibillini il 4 Agosto 1987, precisamente ad Amandola, fin da quando avevo pochi anni, leggo dapprima fumetti e poi libri sempre più impegnati. Mi diplomo in Ragioneria e conseguo poi la laurea in Economia del Territorio e del Turismo. Inizio nel 2011 un corso di scrittura creativa con il quale scopro una passione celata dentro di me e che va stimolata. I tanti libri divorati negli anni sono una fucina di creatività. Così scrivo. Partecipo con devozione ad una Antologia: “Il cerchio della memoria”. Un lavoro che grazie allo scrittore Vittorio Graziosi e agli altri compagni d’avventura, mi ha permesso di capire che questa passione andava resa ancor più viva e passionale. Partecipo a numerosi concorsi letterari in Italia, conseguendo anche alcuni riconoscimenti, oltre a dilettarmi nel giornalismo tramite magazine web. Nel frattempo lavoro ad alcuni componimenti, arrivando al traguardo del primo libro nel 2014. Ovviamente non sarà l’ultimo…

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